Ci troviamo in Lombardia a nord-est di Milano, terra feconda e da sempre vivace e briosa, proprio come il prodotto che conosceremo meglio in questa puntata: il Gorgonzola.
Saremo a Monza, capoluogo della provincia brianzola, per proseguire a sud lungo il naviglio della Martesana. Milano è poco distante, s’intuisce nell’aria la laboriosità della metropoli lombarda, ma anche qui è possibile ritrovare oasi di tranquillità. Iniziamo la nostra passeggiata in un luogo splendido e da poco restituito alla collettività dopo un attento lavoro di restauro: la villa reale di Monza. La residenza fu costruita dall’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo alla fine del XVIII secolo, con progetto del Piermarini, ispirandosi direttamente al Castello di Schönbrunn a Vienna. Il suo stile è neoclassico e pensate contiene ben 700 stanze. Sarebbe diventato qualche anno dopo residenza napoleonica e poi sabauda con il regno d’Italia. Ma che ne pensate di prendere una bicicletta e passeggiare all’interno del suo splendido parco? Il parco della villa reale di Monza tramite un viale alberato doveva congiungere la villa direttamente a Milano. Costruito sui principi dell’architettura dei giardini francesi e inglesi della fine del ‘700, copre una superficie di circa 40 ettari. Sono presenti numerose essenze non comuni nel nostro paese, tra cui una sequoia e un gigantesco cedro del Libano alto 34 metri. Ma contiene anche un’altra attrazione celebre: l’autodromo di Monza.
Ci troviamo in una zona compresa tra Milano e Bergamo. In questi luoghi ci vengono in mente tanti nomi legati alla storia indelebile della nostra cultura italiana. In particolare ci tornano in mente Alessandro Manzoni e le vicende dei Promessi Sposi, ma anche il nome di un altro illustre personaggio: Leonardo da Vinci. Bene, pare che lo stesso Leonardo abbia progettato il sistema di canali navigabili intorno Milano. Questa complessa rete di canali fluviali congiungeva direttamente il lago di Como con il lago Maggiore, utilizzando i fiumi Adda e Ticino. Tali sistemi passavano attraverso il centro di Milano permettendo ai viaggiatori di essere al sicuro da attacchi di predoni e consentivano anche il trasporto di merci e degli enormi blocchi di pietra utilizzati per la costruzione del Duomo (per arrivare da Milano al lago di Como ci volevano circa 70 ore). Adesso andiamo a conoscere da vicino questi corsi d’acqua, prendiamo la bici e pedaliamo lungo il naviglio della Martesana. Qualche secolo fa avremmo visto l’arcivescovo di Milano, ad esempio Federico Borromeo, tornare nelle proprie residenze risalendo il naviglio. In effetti tutto il tracciato fluviale è costellato di ville e monasteri: Villa Borromeo, Redaelli, Casnati, Alari Visconti sono solo degli esempi. Ma durante il suo tragitto verso il capoluogo lombardo, il naviglio della Martesana alimentava 16 ruote di mulini ed irrigava buona parte del territorio. Ancora oggi possiamo ammirare le ruote di legno che alimentavano i mulini ad acqua come ad esempio il ruotone di Groppello o di Cassano d’Adda. Queste ruote ci fanno tornare alla mente la mai del tutto sopita identità contadina della Lombardia e i suoi buoni sapori. In questo splendido territorio di parchi e acqua giungiamo ad un’altra cittadina che ha dato i natali al formaggio famoso e unico in tutto il mondo, giungiamo a Gorgonzola. Pensate che il toponimo discende dal nome di un antico accampamento romano: Curte Argentiola. Questo formaggio ha conosciuto una grande gloria, alcune fonti fanno risalire la sua nascita, addirittura al X-XII secolo. Era il formaggio preferito da Renzo nei Promessi Sposi e nell’800 era esportato fino in Gran Bretagna. Ma da dove nasce l’inconfondibile aroma del gorgonzola? Dalle striature verdastre dovute all’aggiunta di spore di Penicillium. Si tratta quindi di un formaggio “Erborinato” le cui sfumature di gusto possono variare dal dolce al piccante. La stagionatura minima può variare dai 50 ai 60 giorni. Dal 12 giugno del 1996 è stato riconosciuto marchio D.O.P. dalla Comunità Europea. Cosa si può preparare di buono con il gorgonzola? Mauro, quale bontà starai preparando in queste terre Lumbard?
Bene Francesco, con questo gustosissimo prodotto D.O.P. che è il gorgonzola, ci possiamo davvero deliziare in cucina. Molte sono le ricette che si possono realizzare, io oggi ve ne propongo una molto interessante. Il sapore forte e deciso del gorgonzola, la dolcezza degli amaretti, il croccante delle noci. Il tutto racchiuso nel cuore di una crespella che andremo a cuocere con una crema di zucca. Allora? Cosa ve ne pare? Volete realizzare questo primo insieme con me? Indossate il vostro grembiule e seguitemi in cucina.
Ingredienti per 6 persone:
- 12 basi crepes
- 200gr di gorgonzola
- 100gr di noci sgusciate
- 50gr di amaretti
- 500gr di zucca
- 800mL di besciamella (meno densa)
- burro q.b.
- sale q.b.
Procedimento:
Iniziamo dalla base delle crespelle. La ricetta per la base la trovate a questo indirizzo. Una volta realizzate le crespelle passiamo a preparare il ripieno. Prendete la zucca, privarla dei semi, della buccia e tagliarla a dadini. In una padella, sciogliete il burro e unire la zucca a dadini e lasciate cuocere per alcuni minuti a fuoco medio. Regolate con il sale. Una volta cotta, mettete la zucca in un boccale e fatene una crema con l’aiuto di un minipimer a immersione. Unite alla crema la besciamella e continuate a frullare. Otterrete una crema delicata con la quale cuocere le nostre crespelle. Tagliare il gorgonzola a tocchetti. Tritate le noci in maniera irregolare con le mani o con l’aiuto di un coltello mezzaluna. Sbriciolate gli amaretti con le mani. In una ciotola unite il gorgonzola, le noci e gli amaretti e amalgamate il tutto. Siamo pronti per farcire le nostre crespelle. Prendete una crepes, ponete un cucchiaio del mix di gorgonzola, noci e amaretti. Aggiungete un cucchiaio di crema di zucca e ripiegate a fazzoletto o a fagottino. Ripetere l’operazione con tutte le basi che avete preparato. Prendete una pirofila, mettete sul fondo metà della crema di zucca e besciamella. Adagiate le crespelle e ricoprite con la restante parte della crema di zucca. Cuocere in forno a 200°C per 20 min avendo cura di coprirle con un coperchio o della carta stagnola. Sfornate e lasciate riposare a temperatura ambiente per 15 min prima di servirle. Ora siamo pronti per gustare le nostre crespelle con il gorgonzola. Francesco e io ci mettiamo a tavola, voi che fate? Venite? Buon appetito Italia.